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domenica 26 ottobre 2008

Ai minimi termini


Ninna nanna timida, dolce e drammatica, dolorosa. Una voce rara combatte vittoriosamente contro un pianoforte che vuole la sua parte, un'armonica tenta ogni tanto di uscire inutilmente.
Musica da camera per alcuni, folk ai minimi termini, poco o niente per cantare. Sa di ghiaccio, sa di freddi inverni visti da una finestra appannata, sa di calore perso, di voglia di dire qualcosa nonostante il freddo, nonostante quel pianoforte.
Avvolge e coinvolge se ascoltata in silenzio, non vi rallegrerà ma vi scalderà, non la consiglierete a nessuno perchè troppo minima ma la riascolterete molte volte, non vi farà aprire la finestra ma vi farà vedere meglio fuori.

E' quel desiderio di lentezza che abbiamo dentro di noi, quella voglia di vivere un presente che non riusciamo a catturare e a fermare. Essie Jain - Disgrace (da We Made This Ourselves).
La puoi ascoltare qui:
http://www.imeem.com/brainsalad99/music/UtJZnKxI/essie_jain_disgrace/
Altri collegamenti:

http://www.myspace.com/essiejain

domenica 19 ottobre 2008

Ritorno alle origini

Dal qualche tempo è uscito l'ultimo album degli Xiu Xiu, dal titolo Women as lovers. Jamie Stewart e Caralee McElroy non ci deludono neanche stavolta confermandosi una delle più importanti band del decennio. L'album è un gioiello con un sacco di bellissime canzoni, il tono generale è cupo, ma meno disperato degli ultimi album. Per certi versi Women as lovers mi ricorda il loro album d'esordio Knife Play, dove la vena dark era molto evidente e dove erano rari i lunghi pezzi a bassa voce e le improvvise virate verso eccessi acustici che hanno caratterizzato parecchi brani degli album successivi. In questo ultimo non rinunciano affatto agli sperimentalismi, anzi mi sembra che la loro esplorazione si sia allragata in diverse direzioni anche se le canzoni sono più godibili.
Già ho parlato in passato della capacità degli Xiu Xiu di esprimere molte idee in un unica canzone: con le idee contenute in un unico brano degli xiu Xiu altri ci avrebbero fatto un intero album. Una dimostrazione è il capolavoro assoluto F. T. W. , bellissimo eppure innovativo, commovente, contraddittorio, nichilista e ottimista, dal titolo e testo oscuri. Il brano nella prima strofa è una bellissima rock song, giusto a metà un intermezzo di suoni sospesi e vibranti interrotti da lampi di suoni elettronici e voci inumane introduce la seconda parte. La canzone continua con una strofa con la stessa metrica della prima ma cantata in maniera totalmente diversa, la chitarra accena solo un ritmo, Jamie canta la seconda strofa sussurrando dolcissimamente, la sua voce ad un certo punto si adagia su arpeggi di chitarra che si fondono sul finale ad una lieve pioggia di "altri suoni" acustici e non.
Anche il video è carino, come altri video degli Xiu xiu, in perfetto stile low-fi o addirittura homemade.

Puoi ascoltarlo e vederlo qui http://it.youtube.com/watch?v=NhLZzzHK2SM



F. T. W.
oh there is no right
there is no wrong
the way we live
there is only wrong

so radical
destroyed for nothing
and i don't care
i don't care anymore

remarkable
pulsating creature
into his calves
the poison flows
when it is wondrous
it makes us whole
force a hammer and a nail
through his skull

journey to the end of the night
am i alright
do i look alright?

a car has killed you
and your corpse
has de-discouraged us
to never never never never
look up the scorpion in our chests
cuts the word to scar
powerlessness

journey to the end of the night
am i alright
do i look alright? (x1.5)

domenica 12 ottobre 2008

runkutunkutukutukutuntun


In questo difficile momento bancarottiero e fallimentare per l'amata Islanda, mi pare giusto parlare della trentunenne Emiliana Torrini (madre islandese e padre italiano) al suo terzo album (Me And Armini).
Chiarito che nessuno (lei per prima) ha idea di chi sia Armini, penso che date le circostanze sia doveroso estrarre un pezzo allegrotto lontano da sonorità pensose e pensanti e per niente cupo.

Jungle Drum è un pop veloce di tipo runkutunkutukutukutuntun che difficilmente si dimentica durante la giornata.
Ottimamente arrangiato, è già apparso pochi mesi fa in un episodio di Grey's Anatomy. Da ascoltare rigorosamente alle 7 di mattina appena alzati, oppure davanti al bancomat che si rifiuta di sputare i propri soldi perchè la banca è fallita e il conto corrente congelato.

La puoi ascoltare qui:
http://it.youtube.com/watch?v=rv5_E-wSrFU&NR=1
Collegamenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Emiliana_Torrini

http://www.emilianatorrini.com/

http://www.myspace.com/EmilianaTorrini

lunedì 6 ottobre 2008

Incanto

Luminarium degli svedesi Tape è un bellissimo disco, una cosa in mezzo all'elettronica, l'ambient e il jazz. Un album strumentale. Siamo abituati a considerare questo genere di dischi un po' ostici , adatti solo ad orecchie educate a questo e gli apprezzamenti vengono solo dopo ripetuti ascolti. Invece per Luminarium non è così tanto che appena s'infila il cd nel lettore Beam, il brano d'apertura, ti prende sin dalle prime note. Beam suscita in me le immagini di un mondo tridimensionale, è come "guardare" gli abissi o un acquario dove si rimane incantati da una grossa ed elegante manta nel suo lento fluire e poi a profondità diverse o più avanti e più indietro succedono molte altre cose più veloci e a ritmi diversi, bollicine che salgono dal basso, o fauna minore che guizza in tutte le direzioni. La stessa cosa la provo di fronte a certi quadri di Klee dove sono presenti più piani e un certo ritmo carpito dalla musica. Assolutamente eccezionale è l'uso non ritmico della batteria.