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giovedì 31 gennaio 2008

... Salvo smentirmi poco dopo (Lato B)

Corre l'obbligo di segnalarvi ancora un altro pezzo da questo CD perchè gli Stars hanno infilato delle perfette canzoni pop una dietro l'altra. Vuoi vedere che sono costretto a riconoscere questo come uno dei migliori CD del 2007? Da In our bedroom after the war la title-track è un efficacissimo crescendo orchestrato.

La puoi ascoltare sul loro MySpace indicato in precedenza

domenica 27 gennaio 2008

The war is over e io l’ho persa (seconda versione)

Un brutto colpo, non so se vi è mai capitato, quando fate un bel sogno vi svegliate e cercate disperatamente di riaddormentarvi per riacciuffarlo, ma non capita mai. Oggi ho avuto un’esperienza simile e subito dopo un senso di amarezza mi ha sopraffatto, simile ad una delusione amorosa. Per riprendermi mi ci vuole qualcosa di parallelo a questo mio stato d’animo e le canzoni degli Stars di questo loro ultimo album In our bedroom after the war sono perfette per questo. Personal è una lenta ballata che sperimenta la traduzione in canzone di un annuncio personale, ti fa sentire la trepidazione di un appuntamento al buio vissuto con molto pudore, poi la delusione l’amarezza, un senso di solitudine che ritorna. In fondo è qualcosa di molto simile al mio sogno perso. Personal con il suo pacato incedere così scarno sembra una sorta di partita a ping pong alla moviola tra Torquil Campbell e Amy Millan che interpretano con delicata raffinatezza i loro ruoli con le loro bellissime voci.

E’ inutile dire che incrociamo le dita per Caroline! “sorry to be heavy but heavy is the cost, heavy is the cost”


P. S. : Ma secondo voi Cristicchi non c’entra niente?


La puoi ascoltare qui:
http://www.myspace.com/stars

Ma non male anche questa versione dal vivo:
http://www.youtube.com/watch?v=pP08KPWIl7Y&feature=related

Consiglio: Ascoltate Personal leggendo il testo


domenica 20 gennaio 2008

Rose calpestate


Quando Tom Waits canta le rose calpestate si sente dolore, una ferita non guarita. Drammatico, vecchie passioni raccontate al bancone di un bar disperato.
Quando la strana coppia Robert Plant-Alison Krauss ricanta le rose calpestate è nostalgia, fredda. Ricordi da dimenticare in fretta. Intimità, siamo su una spiaggia nordica con il vento che ci fa chiudere gli occhi.
Interpretazioni di una cantante e violinista country dalla bella voce e di un 62enne rockettaro che cerca di placare le corde della sua chitarra. Sarà forse una rosa selvatica? penso di si perchè ascoltandola la prima cosa che mi è venuta in mente è la bellissima Where The Wild Roses Grow di Nick Cave e Kylie Minogue.


Trampled Rose di Tom Waits (da Real Gone, 2004).
Trampled Rose di Robert Plant e Alison Krauss (da Raising Sand, 2007).


Puoi ascoltarle su:
http://www.youtube.com/watch?v=9cyyyzZiQNc (Tom Waits, Trampled Rose)
http://www.youtube.com/watch?v=UktYJFxj5PA (Plant-Krauss, Trampled Rose, video home made)
http://www.youtube.com/watch?v=jRMe5H9WKpM (le rose selvatiche di Cave-Minogue)
Altri collegamenti:
http://www.robertplantalisonkrauss.com/site.php

sabato 12 gennaio 2008

Pausa

A leggere le riviste musicali degli ultimi mesi c’è da diventare matti. Come di consueto in questo periodo pubblicano la lista dei cd migliori usciti nel 2007, ed è veramente spaventoso! Da alcuni anni a questa parte infatti non solo la rivista pubblica la sua lista che è già lunghissima ( 20 – 25 CD), ma ogni singolo giornalista ne pubblica una sua, la maggior parte delle volte con cd tutti diversi rispetto a quelli scelti da un suo collega, non solo in posizione diversa. Io penso che il maggior pericolo per la musica oggi sia l’eccesso, l’eccesso di comunicazione, che ci costringe ad ascoltare molte cose che non ci piacciono. In questa situazione i media potrebbero avere un compito importante: filtro, colino, passino, imbuto. Sfoltire dalle cose non necessarie che sono molte. Invece, per amore di completezza si fa un danno notevole. E poi, come avrete capito, noi non pensiamo che oggi si possa parlare di CD, noi pensiamo sia più importante parlare di singoli brani, al massimo di playlist, compilation. Tutti questi addetti ai lavori che si trovano in disaccordo l’uno con l’altro me l’immagino l’ultimo dell’anno a decidere il miglior CD del 2007 in un immensa piazza affollata in cui il baccano incredibile non riesce a confluire in una sola voce, ognuno parla per se. Un po’ è uno specchio di quello che succede in campo musicale oggi, non riesce ad affermarsi una corrente, una scena che non duri pochi giorni. Da tutto questo baccano si eleva come un angelo di Natale la voce di Susanna che canta People living dal suo album Sonata mix dwarf cosmos. Quest’angelo se ne va volteggiando a mezz’aria sopra tutto quel vocio fin quando non si sente più quel frastuono ma solo la sua aerea melodia sospesa ed essenziale.

domenica 6 gennaio 2008

Ieri


Una cosa elettrica, diversa, dai Sigur Ros. Dolce melodia di xilofoni seguita da chitarre roboanti che picchiano duro. “Í Gær” significa "ieri" e non è un pezzo nuovo. Scritto nel 2000, è stato suonato raramente nei concerti dal gruppo islandese ed è comparso per la prima volta nel doppio album Hvarf-Heim, insieme ad altri inediti e qualche unplugged.
Si tratta forse dell'unico pezzo di progressive rock dei Sigur Ros, una specie di mantra in cui lo xilofono apre e chiude; nel mezzo, nonostante i cambi di ritmo e le trascinanti accelerazioni di chitarra, rimane la fredda malinconia islandese, la dimensione onirica e drammatica di una band unica e mai ripetitiva, dal sound magico come la terra da cui proviene.
Una musica fragile e silenziosa anche quando le chitarre prendono il sopravvento, come l'incredibile silenzio che si può "sentire" in Islanda.
E quei nomi di canzoni che mi ricordano i cartelli stradali assolutamente irresistibili ammirati durante un viaggio di alcuni anni fa. Kirkjubæjarklaustur, Landmannalaugar, Solheimahjaleiga.

La puoi ascoltare su
http://www.myspace.com/sigurros

Assolutamente da leggere:
Siamo state a Kirkjubæjarklaustur. Viaggio in Islanda.
Valeria Viganò

Altri collegamenti:
http://www.sigur-ros.co.uk/
http://it.wikipedia.org/wiki/Sigur_R%C3%B3s