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lunedì 24 novembre 2008

Hope

Da qualche tempo è uscito To survive un album di Joan Wasser, in arte Joan as Police Woman. L'album è stato ispirato dall'agonia della madre afflitta da un cancro prima di morire. Pertanto il tono del lavoro è dolce e malinconico, tuttavia non mancano alcuni episodi più gioiosi. JAPW ha avuto molte esperienze musicali prima di approdare alla carriera solista collaborando, grazie anche alle sue doti di polistrumentista di formazione classica, con artisti importanti, come Lou Reed, Antony Hegarty, Rufus Wainwright.
Ma dicevamo di To survive, il suo secondo lavoro, è un album in cui è evidente lo sforzo dell'artista di eliminare più possibile, lavorare per sottrazione come si dice, al fine di giungere all'essenza, alla bellezza, come del resto lei stessa ha dichiarato in qualche intervista.
A mio parere To America è un pezzo veramente degno di nota: il brano, l'artista confessa, parla del cancro, ma ci sono anche dei parallelismi tra questa malattia e il diffondersi della corruzione, in senso lato, nella società Statunitense. Il brano è di qualche mese fa, quando cioè non era ancora così evidente la crisi che, partendo dagli States, ha travolto l'intero mondo. Il meccanismo è proprio come quello del cancro, nato nelle “cellule iniziali” delle stanze del potere, una visione e un pensiero sbagliati si diffondono fino a diventare crisi mondiale.
Questi sono giorni in cui veramente vorrei essere un altro, e mi è capitata una cosa strana: per diverse notti ho sognato di essere un altro, e questo altro viveva a New York, mi risvegliavo però in una cittadina italiana. New york, nel mio sogno, era luminosa, piena di energia e pervasa da spirito vitale, un crogiolo vibrante di aspirazioni di cambiamento. Questa America, dopo tante delusioni, ci ha colpito in modo inaspettato. C'è crisi, è vero, ma c'è speranza, almeno lì. Una speranza mista a trepidazione per qualcosa che non si è mai visto prima.


La puoi ascoltare qui

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