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sabato 17 febbraio 2007

Maria, non versar lacrime

Anni fa, seduto in uno scompartimento di treno, ascoltai per la prima volta Born To Run, un autentico concentrato di strepitosi pezzi rock. In seguito, per motivi difficili da spiegare, i miei gusti musicali hanno preso altre strade e le onde acustiche della musica di Bruce Springsteen non hanno più lasciato il segno.
Solo per curiosità, ho ascoltato "We Shall Overcome - The Seeger Sessions album", cover di pezzi della tradizione popolare americana già ripresi in passato dal leggendario cantante folk Pete Seeger. Ebbene, un'improvvisa ondata di energia e allegria mi ha investito.
La splendida "O Mary Don't You Weep", ha rimbalzato tra i muri del soggiorno ripetute volte, con volume sempre maggiore. E' uno spiritual nero scritto chissà quando (fine ottocento?) e cantato in passato da generazioni di artisti (compreso Seeger).
Qui Springsteen rielabora la sonorità e il testo, parte e finisce con un violino stridente un po klezmer, nel mezzo un trascinante gospel in chiave folk, piatti, fisarmonica, pianoforte, trombe entrano tutti insieme: energia e coinvolgimento. Soprattutto esce forte la passione da quelle note, cosa sorprendente in un'icona della musica moderna, miliardaria e quasi sessantenne.
Oh, Maria, non versar lacrime. Da ascoltare rigorosamente a tutto volume.

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