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domenica 9 settembre 2007

Artigianato rock

Siamo dalle parti del nord ovest degli Stati Uniti, a Bosie capitale dell’Idaho uno degli stati più rurali, famoso per la coltivazione delle patate, e per l’alto tasso di analfabetismo. A Bosie Doug Martsch da una ventina di anni porta avanti il suo discorso musicale, iniziando prima con formazioni giovanili influenzate soprattutto dal Grunge nato in quegli anni nella vicina Seattle, città nella quale Martsch si trasferisce per un periodo, poi fondando i Built to spill nel 1992. Da allora la formazione ha visto diversi cambiamenti intorno al suo leader e ha affinato nel tempo sempre più la maniera di costruire le proprie canzoni fino a giungere a You in reverse, loro quinto album, uscito nel 2006. Il lavoro di affinamento durato tutti questi anni del modulo canzone e del personalissimo stile del gruppo fortemente caratterizzato dalla voce di Matsch e dalle chitarre elettriche che spesso emergono in sessioni in cui le melodie s’intrecciano e si rincorrono senza mai stancare o scadere nel virtuosismo ha dato luogo ad un album in cui gli episodi eccelsi sono numerosi. Tra questi Traces, il secondo brano del disco, è una bellissima canzone dal mood dolce-amaro, dal suono più lieve rispetto alle altre canzoni ma con le stesse caratteristiche riguardanti la voce e le chitarre che solo nel finale emergono in un brevissimo assolo. Bellissimo anche l’iniziale treble-graffiato di chitarra elettrica che poi spunta pianissimo una volta ancora prima dell’assolo finale.

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