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domenica 13 luglio 2008

Back to the rock

Qualche volta c’è bisogno di tornare indietro in molti sensi, l’estate poi è ricca di profumi, che mi riportano ad altre di molti anni fa, qualcuna vissuta pericolosamente vicino alla bocca di un vulcano, pomeriggi in camere di ragazzini piene di oggetti, reperti di passati altrui, mi piaceva stare lì ed assorbire tutto quell’umore di west coast, di libertà, di creatività, di spirito di rinnovamento, spirito di rinascita. Gli odori di burro e salvia, della resina dei pini che mi portava il vento della sera quando ero disteso sugli aghi. Quelle estati erano condite con molte note ma in quasi tutte c’era un po’ di Soul e di blues, e quando viene l’estate ho bisogno come allora di un po’ di soul un po’ di blues per sentimi addosso quel calore e un po’ di quel languore struggente. Destroyer dei Retribution Gospel Choir, dal loro omonimo album d’esordio è perfetta per tutto questo, chiudete gli occhi e respirate profondamente lasciatevi trasportare dalle ruvide chitarre, dalla voce maledettamente blues e dalla pienezza del suono classicamente rock di questo trio di Duluth, Minnesota, UnitedStates.

I am the destroyer
I am the angel of death
My head is filled with fire
I hear the voices of the dead

Well I watched my angry father
Turning circles in the ground
And I saw the great devourer
Yeah he cut my father down

Well I could have been a sailor
Lay my life down for the queen
But when the ocean took my brother
That put a curse on everything

So I ran to the feet of Jesus
He said "Where the hell you been, boy?"
I've been to the top of the highest mountain

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